Luciano Zauri apre gli occhietti il 20 gennaio 1978 nel Comune di Pescina
facente parte della Comunità montana Valle del Giovenco, della quale è anche
sede. Trovandosi nell'area pianeggiante nota come piana del
Fucino, questo paese presenta un clima più mite rispetto alla media delle città
abruzzesi ed è per questo motivo che il piccolo Lucianino si appassiona alla
vita all’aria aperta, alla coltivazione dei campi ed alla zootecnia. Gli strani
casi della vita portano il giovane a lavorare presso l’azienda di
ortofrutticoltura Ortobell dove si distingue per il palleggio con le verze.
Notata questa sua bizzarra attitudine sportiva, l’Atalanta (sponsorizzata da
proprio da questa azienda) lo ingaggia e lo fa debuttare incredibilmente nel
campionato di calcio di serie B nel 1993. Nel 2003 è stato acquistato dalla
Lazio insieme al compagno di squadra Ousmane Dabo, per 2,7 milioni di
euro, dopo che l'Atalanta era retrocessa in Serie B. Nel primo
anno con la Lazio il
tecnico Roberto Mancini
gli preferiva Giuseppe Favalli, così Zauri partiva spesso dalla panchina e
veniva utilizzato a centrocampo; in un'occasione è stato schierato anche in
attacco.
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