In un calcio moderno nel quale le tradizioni sono ormai in via di estinzione, sono poche ormai le società calcistiche che nel rispetto della propria storia e dell'amore dei sostenitori rimangono coerenti nella filosofia e nel mantenimento dei propri simboli. Una di queste è certamente la Lazio (grazie soprattutto alle iniziative del suo illuminato presidente) da sempre attenta alla salvaguardia del proprio stile inconfondibile.
Il motto "tradizione e distinzione" scorre nelle vene di ogni tifoso biancoblù che si rispetti ed è per questo che il presidentissimo Lotito ha deciso di fare loro un regalo speciale ripristinando il vecchio logo societario rimasto impresso nel cuore e nella mente dei supporters sbiaditi. Un emblema rappresentativo di uno dei periodi più splendenti della società: quello a cavallo tra gli Anni Settanta e Ottanta. Mitici anni nei quali una squadra di eroi si barcamenava tra gloriosi spareggi per restare avvinghiata alla serie cadetta e aule di tribunale dove venivano consumati controversi e amari processi.
Ad aggiungere un tocco in più a quel fantastico stemma, si è deciso di rivisitarlo ispirandosi alle parole di Giggetto Bigiarelli, mitico "demiurgo" biancoceleste che fin dall'inizio volle regalare alla sua creatura il nome della regione, per superare così i confini delle mura cittadine e coinvolgere alla passione per il podismo una realtà ben più ampia di quella della Capitale.
E' con grandissimo orgoglio dunque che in anteprima vi presentiamo questa favolosa opera d'arte, connubio di modernità e tradizione, sintesi perfetta dello spirito laziale:
Lazie. Lazie. Lazie
RispondiElimina