Sono passati ormai molti anni dai tempi in cui un minuto e scaltro bersagliere di nome Giggetto, in compagnia della sua allegra comitiva, veniva cacciato dai più prestigiosi club sportivi aristocratici del Tevere, costringendolo a rintanarsi in un fetido e pulcioso baraccone alla periferia della città dal nome strampalato ed improponibile. Da allora molte cose sono cambiate e intorno alla sua creatura dalle umilissime origini hanno iniziato a stringersi nuovi appassionati che nel tempo, di anno in anno, si sono montati sempre più la testa creandosi un mondo ideale nel quale regna l'illusione di appartenere a un popolo eletto, portavoce della più pura aristocrazia romana e diffusore di gusto, aplomb e savoir-faire tipicamente britannico. È proprio assecondando le manie di grandezza dei suoi tifosi, seguendo le direttive di questo sogno meraviglioso, che il presidentissimo Lotito ha deciso di espandere l'egida dei colori sbiaditi anche oltremanica: nei mitici territori dove ogni tifoso villico, chiuso nell'antro del suo ameno latifondo ai confini dell'Urbe sogna di vivere: la romantica e spettacolare natura delle Highlands scozzesi.
Nasce così l'idea di rilevare una squadra scozzese ormai fallita e di trasformarla nel serbatoio del proprio settore giovanile creando un progetto fantastico quanto utopico:
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