Da Il tempo - Il verso del gufo

Unico imperativo per me sostenitore laziale: tifare Juve. Ma sì, quale sportività. Ieri era in gioco la sopravvivenza antiromanista. Non c’era altra soluzione e così, a malincuore, ho gioito al primo gol della Juve. Perché, lo ammetto, non c’è cosa più bella di vedere i romanisti vincere e poi soffrire (e rosicare) perché il distacco dalla Vecchia Signora non si accorcia mai. Inutile girarci intorno, non serviva fingere. Specie dopo che il pomeriggio sì era messo male con la vittoria dei cugini (che orrore chiamarli così) a Bergamo che li posizionava alla pari della Juve in testa alla classifica. Prima del match dell’Olimpico pensavo: se proprio noi li fermiamo, pensa domani quanti sorrisetti in redazione, quante pacche sulle spalle al bar, quanti grazie via sms da gente che non sentivo più da una vita.

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