
Il solito equivoco pigiamato
Una maglia contro il razzismo, una presa di posizione precisa della Lazio, della società e della squadra contro i gravi episodi di intolleranza registrati in occasione di Lazio-Tottenham, e per tutta risposta la parte più dura ed estremista della curva si ribella, mostrando ancora una volta il suo volto più crudo. Dapprima uno striscione per inneggiare all’innocenza di Antonino Speziale e Daniele Micale , condannati per l’omicidio dell’ispettore di polizia Filippo Raciti. Un gesto ancora più evidente e clamoroso di quello di Pietro Arcidiacono, giocatore della Nuova Cosenza, che la settimana scorsa dopo aver segnato un gol, aveva indossato una maglietta apposta con la scritta “Speziale innocente”. Al giocatore è stato poi inflitto un Daspo – divieto di frequentare manifestazioni sportive – successivamente modificato e ridotto dal questore. Anche durante l’ultimo Lecce-Reggiana domenica scorsa era stato esposto uno strscione proSpeziale (”Speziale innocente, adesso diffidateci tutti”) e il giudice sportivo ha sanzionato con diecimila euro di multa.
Ma la Curva Nord dello Stadio Olimpico non si è fermata qui, e dal cuore del settore è emerso ancora uno di quei cori razzisti terribili, proprio come contro la partita con il Tottenham, che ricorderete è stata anche preceduta addirittura dal famigerato assalto al pub in cui decine di tifosi sono stati aggrediti e picchiati. “As Roma Juden Club” hanno urlato gli ultras, proprio come avevano fatto contro i tifosi inglesi. Il resto dello stadio, però, con buon mossa strategica e precisa presa di distanza dalla parte più becera, trivia e ignorante, ha risposto con forti bordate di fischi e di dissensio. Rifiutando dunque l’assimilazione ed emarginando chi vuole emarginare. (Fonte - http://bocca.blogautore.repubblica.it)
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