Laziali animalisti nell'anima

Sappiamo tutti quale levatura etica pervada i laziali che con schietta fierezza amano definire da sempre la loro squadra come "Ente Morale".
Il termine "morale" descrive un tipo condotta al di sopra di ogni dubbio, limpida, fortemente attinente ad una serie di norme e convenzioni che appartengono ad un determinato gruppo sociale o al pensiero comune di una data epoca storica. 
Un Ente che volesse autofregiarsi del titolo di "Morale" dovrebbe pertanto essere portavoce di tutte quelle buone prassi che idealmente appartengono all'etica della società civile nella quale esso è inserito.
Nella cultura occidentale, l'espressione "diritti degli animali" ha radici nel pensiero antico, si sviluppa consistentemente durante il periodo dell'Illuminismo e trova la sua consacrazione il 15 ottobre del 1978, quando presso la sede dell'UNESCO, a Parigi, viene sottoscritta la Dichiarazione Univerale dei diritti degli animali. Questo documento ha lo scopo di fornire un codice etico per sancire i diritti che spettano ad ogni animale, inteso come essere sensiente, soggetto di vita propria e portatore di interessi.
La Società Sportiva Lazio in nome della propria rinomata levatura morale ha voluto prontamente aderire alle cause di tutti coloro che esprimono solidarietà nei confronti degli animali, un servizio andato in onda il 16 maggio 2012 sulla trasmissione Striscia la Notizia ci mostra in che modo:



Nessun commento:

Posta un commento