Ente Morale

Con il Regio Decreto del 2 Giugno 1921 su proposta del Ministro della Istruzione Pubblica, la "Società podistica Lazie", di Roma, viene eretta in Ente Morale:
Alla Lazie veniva riconosciuto il suo ideale sportivo come esempio di rettitudine fra i giovani sportivi dell'epoca. Le sue gesta erano arrivate anche a Corte e la Benemerenza di Sua Maestà Vittorio Emanuele III era stata accolta come un motivo d'orgoglio fra i soci e gli atleti della Polisportiva.

Alla luce di ciò il gerarca fascista Giorgio Vaccaro orgogliosamente a tal proposito, con fermo orgoglio pronunciò una frase che passerà alla Storia:

« La Lazio è un ente morale, molto di più rispetto ad una semplice società di calcio.»

Fatta questa premessa c'è da dire che da sempre i protagonisti della storia biancoceleste, dai giocatori ai dirigenti, passando per gli impeccabili comportamenti dei tifosi che da sempre si contraddistinguono per la loro passione e sportività, hanno rispettato con tutto sé stessi questo riconoscimento ufficiale.

Dopo la rubrica dedicata ai Capitani "coraggiosi", con questo articolo si inaugura una nuova categoria dedicata a tutti i moralizzatori pigiamati che amiamo ricordare con tutto il cuore.


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