Alla Lazie veniva riconosciuto il suo ideale sportivo come esempio di
rettitudine fra i giovani sportivi dell'epoca. Le sue gesta erano arrivate
anche a Corte e la
Benemerenza di Sua Maestà Vittorio Emanuele III era stata
accolta come un motivo d'orgoglio fra i soci e gli atleti della Polisportiva.
Alla luce di ciò il gerarca fascista Giorgio Vaccaro orgogliosamente a tal proposito, con fermo orgoglio pronunciò una frase che passerà alla Storia:
«La
Lazio è un ente morale, molto di più rispetto ad una semplice
società di calcio.»
Alla luce di ciò il gerarca fascista Giorgio Vaccaro orgogliosamente a tal proposito, con fermo orgoglio pronunciò una frase che passerà alla Storia:
«
Fatta questa premessa c'è da dire che da sempre i protagonisti della storia biancoceleste, dai giocatori ai dirigenti, passando per gli impeccabili comportamenti dei tifosi che da sempre si contraddistinguono per la loro passione e sportività, hanno rispettato con tutto sé stessi questo riconoscimento ufficiale.
Dopo la rubrica dedicata ai Capitani "coraggiosi", con questo articolo si inaugura una nuova categoria dedicata a tutti i moralizzatori pigiamati che amiamo ricordare con tutto il cuore.
Nessun commento:
Posta un commento